sabato 30 aprile 2011

Resteremo umani.


Caro Vittorio,
ci mancherà la tua determinazione,
ci mancheranno i tuoi racconti sinceri e passionali delle vite dei giovani e dei pescatori di Gaza.
Ci mancheranno le tue testimonianze che hanno illuminato il black out delle nostre coscienze.
Domenica scorsa eravamo tanti a Bulciago, c'erano i tuoi fratelli di Gaza e amici provenienti da mezzo mondo.
E per fortuna non c'erano le istituzioni Vik perchè non meritavano di esserci.
La palestra era colma ben prima che iniziasse la cerimonia e fuori la gente che non riusciva ad entrare stava seduta sui prati immersa nei suoi pensieri e nei vuoti che tu sei riuscito a riempire con prove d'umanità che ci han fatto sentire meno soli in questi anni.
C'era il sole Vik e le bandiere palestinesi sventolavano insieme a quelle della Freedom Flottilla e a quella della pace (quella vera).
Non so quanti eravamo ma c'era la più bella Italia a darti l'arrivederci e si sentiva un'energia fortissima, di quelle che ti fanno vibrare dentro e ti fanno brillare gli occhi.
Un'energia che in Amazzonia ho sentito in quelle giornate di Giugno di due anni fa quando la piazza di Iquitos in Perù era colma di indigeni Awajun, Quechua, Quichwa che dopo decenni e secoli di soprusi si sono sollevati pacificamente per rivendicare i loro diritti ancestrali e quelli della Pachamama saccheggiata dalle multinazionali petrolifere e dalle politiche neoliberiste del governo peruviano.
Eravamo stretti gli uni agli altri e gli occhi della gente presente non riuscivano a contenere le lacrime di rabbia e commozione.
Non sei un eroe Vik; sei la coerenza, la costanza e la determinazione che a troppi di noi è mancata.
Sei riuscito a farci sentire sotto quelle bombe, ci hai fatto indignare e piangere; a volte ci hai fatto vergognare di noi stessi e della nostra passività e nel fare tutto ciò sei restato umano.
E di fronte ai continui soprusi, alle continue menzogne che fanno apparire questo mondo e soprattutto questo paese quanto mai orwelliano, restare umani è la cosa più difficile da fare.
Con la tua sensibilità sei riuscito a rompere l'assedio Vik, a creare una catena di empatia che nessun muro ha mai potuto e potrà mai contenere.
Per questo ti hanno ucciso colpendoci tutti.
L'empatia, la solidarietà e la sensibilità sono le caratteristiche di ogni vero rivoluzionario, la più grande minaccia per ogni regime che ha le sue basi sull'odio e l'ignoranza. Siano l'Italia o Israele.
Sono certo che dal seme del tuo sacrificio nasceranno foreste di resistenza e di fratellanza che poco a poco oscureranno le praterie d'asfalto che hanno affossato le nostre coscienze e la nostra cultura.
Vivi Vik.
La tua scelta di vita e la tua apparente fine lega la striscia di Gaza a El Salvador del cardinal Romero, al Brasile e alle popolazioni indigene amazzoniche di Chico Mendes, al Perù delle vittime di Bagua, alla Nigeria di Ken Saro Wiwa, ai resistenti dell'Honduras, a tutte le lotte indigene del mondo..

Intanto Al Fatah e Hamas stanno calendarizzando una difficile riconciliazione (ed è anche merito tuo) e il valico di Rafah è stato riaperto.


Vivi Vik, Internazionalista.
Cercheremo di restare umani.

venerdì 15 aprile 2011

Vota SI per dire NO!



Domenica 12 e lunedì 13 giugno gli italiani saranno chiamati, sotto voce , a votare.
Al contrario di altri precedenti in questa occasione i cittadini non saranno invitati al voto tramite bombardameti mediatici, questa "anomalia" è di facile spiegazione:
Il referendum passa solo se viene raggiunto il quorum, i politici che ci governano (uno in particolare) non hanno nessun interesse nello spingere le masse al voto!
I quattro quesiti che verrano proposti riguardano:
- La privatizzazione dell'acqua con i primi due (si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favoreli);
- La produzione di energia nucleare (si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favoreli);
- Eliminazione del legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri (si vota SI se non si è d'accordo, si vota NO se si è favoreli).
Perchè il referendum passi è necessario che almeno 25 milioni di persone vadano a votare SI, quindi domenica 12 e lunedì 13 vai a votare SI e convinci i tuoi conoscenti a fare lo stesso.