
L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha designato il presidente uscente della Colombia Alvaro Uribe, il cui governo si è caratterizzato per le denunce di violazioni dei Diritti Umani, come membro di una Commissione internazionale che investigherà sull’attacco dell’esercito israeliano contro la Flotilla che voleva portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Il segretario genrale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha considerato come un passo in avanti il fatto che Tel Aviv, dopo due mesi di intensi sforzi diplomatici, ha accettato un’inchiesta sugli avvenimenti. Nell’assalto armato israeliano contro la Flotilla, che partiva dalla Turchia per Gaza, sono morti 9 attivisti umanitari turchi, provocando una condanna internazionale. Da diverse parti del mondo l’azione militare è stata condannata e qualificata come una violazione dei Diritti Umani, soprattutto perché i fatti si sono svolti in acque internazionali. Ban Ki-moon voleva che l’inchiesta contribuisse ad abbassare la tensione nella regione. “La creazione di questo Comitato avrà un effetto positivo sul miglioramento delle relazioni tra Israele e la Turchia e allo stesso tempo porterà un impatto positivo nel processo di pace nel Medio Oriente”, aveva dichiarato.

Dopo l’annuncio della creazione del comitato, il portavoce Onu, Martin Nesirky, ha spiegato che esso sarà composto anche da un rappresentante della Turchia e uno di Israele, per un totale di soli quattro membri. Per molti analisti, l’autorità del comitato è limitata, per questo il portavoce ha dichiarato che i suoi membri saranno quelli che dovranno decidere se necessitano di chiamare testimoni o di recarsi nella zona per compiere il loro mandato. “Il segretario generale ha chiarito che sarà un’indagine imparziale e affidabile, in linea con gli standard internazionali”, ha assicurato Nesirky.
Rispetto all’elezione di Uribe come vicepresidente del Comitato, Nesirky sostiene che “il segretario generale confida in Geoffrey Palmer e nel presidente uscente della Colombia per assolvere a questo compito in maniera imparziale. Non faranno nulla di più”. Durante gli otto anni di governo Uribe, ci sono state molte denunce di trasgressione ai Diritti Umani in Colombia. Infatti, un rapporto del Comitato Internazionale della Croce Rossa, pubblicato nell’aprile di quest’anno, ha dimostrato che solo nel 2009 in questo paese latinoamericano sono state commesse circa 800 violazioni del diritto umanitario.
Le violazioni “più preoccupanti” secondo la Croce Rossa, sono le esecuzioni sommarie, o i cosiddetti “falsi positivi”, i civili che sono presentati dall’esercito colombiano come guerriglieri morti in combattimento, allo scopo di mostrare i risultati ai superiori e ottenere così dei benefici. In più, un relatore speciale delle Nazioni Unite il 27 maggio ha riferito che i casi di esecuzioni extragiudiziali in Colombia ha raggiunto il 98,5 percento delle impunità e che persistono “gravi problemi” di sicurezza nel paese. Durante il governo di Uribe, inoltre, è stato ordinato alle Forze Armate della Colombia la realizzazione di un attacco militare illegale in territorio ecuadoriano, col pretesto di smantellare un campo temporaneo di guerriglieri. Questi eventi hanno portato alla rottura delle relazioni tra Quito e Bogotà che solo di recente hanno iniziato un tavolo di trattativa per ricomporre i rapporti diplomatici.
Israele alleato militare della Colombia
Israele è uno dei principali paesi che fornisce materiale bellico alla Colombia. La

Fonte:TeleSur