mercoledì 10 febbraio 2010

TAYRONA. Guerreros del Sol.



.Caracas.

Abbiamo trascorso l'ultimo mese tra il Parco Nazionale Tayrona e la Sierra Nevada di Santa Marta.
Al Tayrona giá eravamo stati tra Ottobre e Novembre dell'anno passato;
allora conoscemmo Cecilia e scrivemmo della sua storia presente e passata segnata dal carcere e della sua ancestrale e degna cultura indigena Arhuaco che si mantiene forte e radicata nella Sierra.
Al Tayrona l'abbiamo reincontrata insieme agli amici Alex e Alfredo.
Alfredo ha 55 anni, Alex 29.
Il primo vive nel parco da ormai 40 anni in una sorta di armonioso eremitaggio; insieme ai due fratelli é proprietario di un terreno che é stato trasformato in campeggio dopo che il parco passó sotto la proprietá dello Stato nel 1969 e fu dichiarato area protetta nel 1964.
Alex vive qui da poco piú di due anni e si mantiene preparando cioccolato organico che vende ai turisti.
Il documentario pubblicato di seguito racconta la loro storia e quella della riserva minacciata da un progetto dello Stato che prevede la costruzione di un teleferico che avrebbe una delle sue quattro stazioni nella localitá di Pueblito, sacra per gli indigeni Arhuaco.
Violare la sacralitá di questo posto significherebbe cancellare la cultura indigena Arhuaco e quella di tutti i popoli indigeni discendenti dai Tayrona, i guerrieri del Sole, sterminati giá ai tempi dei conquistadores.
I superstiti scapparono e si rifugiarono nella Sierra Nevada dove ha sede la Cittá Perduta, meta annuale di migliaia di turisti.
Il Tayrona é stato dato in concessione ad una compagnia francese; solo il cinque per cento del terreno é del Governo ormai.
Il presidente colombiano Uribe si sta impegnando personalmente perché il teleferico sia costruito al piú presto e perché il progetto venga approvato.
La comunitá indigena, gli abitanti e la grandissima maggioranza dei turisti si oppongono a questo programma che sarebbe uno scempio.
Per arrivare ai campeggi ed alle spiagge l'unico modo é camminare nel mezzo della selva e noleggiare un cavallo od un mulo per portare le provviste di cibo.
Questo fa parte dell'armonia del parco;
di quell'armonia della quale siamo stati testimoni, di quell'armonia che Alex e Alfredo ci narrano e che é in pericolo.
L'armonia delle comunitá e della Madre Terra é minacciata in tutto il mondo a causa del profitto e delle selvagge politiche neoliberiste che legano la storia di questo parco e di questa gente a quelle dei popoli della Val di Susa, di Chiaiano, di Messina e Reggio Calabria, di Vicenza, di Venezia e di tutte le terre e soggettivitá minacciate dalle 'grandi opere'.
In Italia polizia e carabinieri sono il braccio destro del Governo per reprimere (sará dura) la resistenza della gente;
un domani in Colombia, se questo progetto sará permesso, la repressione sará gestita dai paramilitari solo teoricamente smobilizzati.
Vi lasciamo alla visione del documentario girato dagli amici Rolando Angarita e Victor Jaramillo.














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